I farmaci

Terapia medica

La terapia medica tricologica si avvale di farmaci per via sistemica e per via topica ed è il cardine del percorso terapeutico.

  • Finasteride

 Ad oggi è il farmaco più prescritto per la cura dell’alopecia androgenetica maschile approvato dalla FDA. Finasteride è un inibitore competitivo dell’enzima 5 alfa reduttasi di tipo II. Bloccando tale enzima, il farmaco contrasta la produzione dell’ormone diidrotestosterone (DHT) a livello del follicolo pilifero, ormone coinvolto nella patogenesi dell’alopecia androgenetica.

 

  • Minoxidil

Il secondo farmaco approvato dalla FDA per la cura della calvizie. Si tratta di un vasodilatatore periferico, la cui capacità di stimolare la crescita di capelli viene scoperta intorno al 1980. L’assorbimento del farmaco a livello del cuoio capelluto è in grado di contrastare la miniaturizzazione progressiva del capello, tipica del defluvio androgenetico. Questa azione contrasta quindi l’indebolimento e la caduta, favorendo la crescita dei capelli attraverso una stimolazione dei centri germinativi.

 

  • La terapia galenica

Per terapia galenica s’intende quell’insieme di farmaci non disponibili in commercio e preparati dal farmacista in laboratorio su richiesta medica. Si tratta dunque di preparazioni personalizzate per somministrazione topica od orale.

La farmacia galenica offre differenti preparati per uso topico ed orale, quali lozioni, integratori e una vasta gamma di prodotti cosmeceutici per la salute di capelli e cuoio capelluto. In particolare, la personalizzazione del farmaco per uso topico è spesso indicata nella cura degli effluvi femminili o nelle alopecie estrone-carenziali, che necessitano di una terapia mirata e differente da quella tradizionale disponibile in commercio.
Lozioni galeniche per uso topico possono contenere diversi principi attivi quali estrogeni, progestinici e cortisonici, che servono alla stimolazione e al prolungamento della fase anagen del ciclo del capello, con azione inibitoria dell’attività 5 alfa reduttasica ma non solo.

  • Integratori

Sono presenti sul mercato una grande quantità di integratori e di complessi multivitaminici che vantano effetti miracolosi e di cui spesso viene fatto abuso.

La reale necessità di una integrazione viene fatta dopo aver valutato gli esami del sangue e dopo aver valutato le abitudini alimentari.

 

  • Alternative naturali

Tra le piante che garantiscono l’inibizione ormonale a livello del cuoio capelluto, la Serenoa repens e il tè verde (Camellia sinensis)  sono utilizzate ed  hanno dimostrato una attività antiandrogena , anche se in maniera molto minore rispetto ai farmaci .

 Il tè verde, poi, contiene anche sostanze ad alto potere antiossidante, così come la  Ginkgo biloba,  pianta i cui estratti possono migliorare l’irrorazione sanguigna del bulbo pilifero.

 
L’automedicazione è una pratica purtroppo molto diffusa ed allo stesso tempo molto pericolosa.

Anche se i farmaci possono essere facilmente reperiti in varie forme, il loro utilizzo, il dosaggio e la durata delle terapie devono assolutamente essere seguiti da un medico specialista.
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