TRATTAMENTO PRP - Plasma ricco di Piastrine
Perché questa terapia?
Il corpo umano è fatto in modo da autodifendersi dai danni che possono colpirlo e soprattutto è in grado di “riparare” le ferite, grazie al complicatissimo sistema dei fattori di crescita piastrinici.
Le piastrine sono cellule che circolano nel sangue e servono ad iniziare il processo della coagulazione nel caso di ferite e di sanguinamento.
In realtà però le piastrine sono tra le prime cellule a innescare il processo di riparazione e di ricrescita delle cellule danneggiate (ossa, pelle, vasi sanguigni) grazie al rilascio di una quantità inimmaginabile di fattori di crescita.
Appena un tessuto viene danneggiato, con il sangue arrivano le piastrine che vengono “attivate” da vari fattori chimici naturali e quindi stimolano le cellule dell’organo danneggiato ad “autoripararsi”. Le ferite si rimarginano, le ossa si ricompongono, i tessuti rigenerano.
Con il trattamento PRP siamo in grado di concentrare tutte queste grandissime potenzialità contenute nelle piastrine e di portarle dove ne abbiamo più bisogno: una lesione, una ferita, oppure un tessuto da rigenerare.
In questo modo otterremo una riduzione dei tempi di guarigione, una riduzione del dolore e dell’infiammazione e un effetto di rigenerazione dei tessuti.
Avremo accelerato i normali processi di guarigione in modo assolutamente naturale.
Come si effettua?
- Si prelevano circa 40 cc di sangue (un normale prelievo come quello che si effettua per fare gli esami del sangue) dal soggetto che si deve sottoporre al trattamento, raccogliendolo in provette sterili, monouso.
- Ogni provetta viene immediatamente messa in una speciale centrifuga e il processo di centrifugazione dura circa 8 minuti. Il sangue prelevato non viene mai in contatto con l’ambiente, con l’operatore, tanto meno con lo strumento.
- Al termine della centrifugazione il sangue prelevato è diviso in 2 fasi: nella parte inferiore si sono sedimentati i globuli rossi ed i globuli bianchi. Nella parte superiore si trova il plasma con le piastrine concentrate che contengono i fattori di crescita. Viene utilizzata solo la parte di plasma più ricca di piastrine, cioè quella più vicina ai globuli rossi, poiché in quella zona le piastrine sono più concentrate.
- Immediatamente il PRP ottenuto viene utilizzato nella zona dove vogliamo dare un forte stimolo rigenerativo o dove vogliamo accelerare i processi di guarigione.
Ci sono rischi, pericoli o effetti collaterali?
Questo trattamento è privo di qualsiasi rischio per la salute e di qualsiasi effetto collaterale.
- Le piastrine sono cellule del nostro corpo e non c’è nessun rischio di innescare un effetto dannoso.
- La centrifugazione del sangue non modifica le cellule ematiche, ma serve solo a separarle
- In nessun momento del trattamento il sangue viene a contatto con l’ambiente esterno.
- Si tratta di un prelievo autologo (cioè dello stesso soggetto), quindi NON ESISTE LA POSSIBILITÀ DI REAZIONI DI RIGETTO
In che campi viene usata questa terapia?
- TRICOLOGIA: Come trattamento topico o mesoterapico nella cura delle alopecie areate e androgenetiche.
- DERMATOLOGIA: per la cura delle ulcere cutanee croniche e delle ferite che non rimarginano.
- MEDICINA ESTETICA: Come trattamento di biorivitalizzazione cutanea contro il cronoaging e nel ringiovanimento dei tessuti.
- ODONTOIATRIA: per favorire l’osteointegrazione degli Impianti dentali.
- ORTOPEDIA: per la cura delle patologie muscolari ed articolari.
Che risultati ci si può aspettare nella cura dei capelli?
I fattori di crescita stimolano le cellule dei bulbi dei capelli a mantenere la fase attiva di Anagen, a produrre il fusto dei capelli, a ridurre i processi infiammatori cutanei, a ridurre i meccanismi di morte cellulare.
Nella alopecia androgenetica il PRP può far ricrescere un numero di capelli (ovviamente non definibile) soprattutto negli stadi iniziali della patologia (soprattutto dal I al IV grado della scala di Hamilton, e dal I e II grado della scala di Ludwig). Si effettuano mediamente 3 sedute distanziate due mesi l’una dall’altra.
Nella alopecia areata può rappresentare la tecnica più importante di trattamento con percentuali molto alte di ricrescita dei capelli nelle chiazze attive. Si effettuano mediamente 3 sedute distanziate un mese l’una dall’altra.
Nelle alopecie cicatriziali può svolgere un importante effetto di controllo del processo infiammatorio e di riduzione della progressione della morte dei bulbi ancora attivi, soprattutto nelle forme iniziali.
La terapia con PRP può essere sicuramente considerata una delle tecniche più avanzate ed efficaci di terapia, ma come qualsiasi cura ovviamente potrebbe non dare i risultati sperati.
Se dopo le prime due sedute non si apprezzano risultati si sospende la terapia.
A seconda dei casi, il trattamento può essere integrato con altri trattamenti volti a migliorare il microcircolo e la salute del cuoio capelluto come: Carbossiterapia, mesoterapia con acido ialuronico e polinucleotidi, laserterapia e luci Led.
Si può ripetere nel tempo?
Sì, è possibile effettuare trattamenti ciclici a scopo terapeutico o di mantenimento.
Non posso fare il PRP se:
- Non sono in buone condizioni di salute.
- Sono in cura con farmaci anti-infiammatori.
- Le mie piastrine sono in numero insufficiente o eccessivo.
- Ho bevuto alcolici o cibi grassi nelle 24 ore precedenti.