La visita in tricologia

Con la visita tricologica si vuole valutare lo stato di salute dei capelli.

La visita prevede vari momenti:

I. Colloquio iniziale ed anamnesi. In questa fase il medico rivolge al paziente una serie di domande tese a verificare il suo stato generale di salute , la presenza di casi di calvizie o altre patologie dei capelli presenti in famiglia , inoltre si indaga sull’eventuale assunzione di farmaci e sulle abitudini di vita (sonno etc) e sulle abitudini alimentari , naturalmente in questa fase il paziente espone il problema che lo ha spinto a chiedere la consulenza , viene quindi redatta una cartella clinica

 

II. Esame obiettivo dei capelli e del cuoio capelluto: prevede vari momenti

  • Esame visivo del cuoio capelluto e dei capelli per accertare la presenza di eventuali diradamenti ed anche patologie della cute del cuoio capelluto come dermatite seborroica, psoriasi etc.
  • Pull test: Si tratta di un semplice test che ha la finalita’ di valutare se il paziente in quel momento ha una caduta di capelli anormale o comunque oltre i limiti ; normalmente la caduta quotidiana di capelli non supera le 50 unità , che possono salire a 100 unita nei periodi di “ricambio stagionale”.
  • Fotografia globale: Successivamente si effettuano foto del cuoio capelluto in varie prospettive. Tali foto vengono archiviate ed allegate alla cartella clinica. La documentazione fotografica è di primaria importanza nel controllo del paziente nel tempo,  in quanto consente di valutare obiettivamente l’evoluzione del processo nel tempo e gli effetti della terapia sia essa medica/rigenerativa sia chirurgica.
  • Videodermoscopia: si tratta di un esame microscopico dei capelli e del cuoio capelluto eseguito con una telecamera a fibre ottiche collegata ad un personal computer. L’esame permette di valutare direttamente con un ragionevole ingrandimento le condizioni della cute del cuoio capelluto : in questo modo si può individuare la presenza di sebo, fenomeni infiammatori e desquamazione. Ovviamente la metodica permette di osservare i singoli capelli e di individuarne anomalie come disomogeneità dei diametri, alterazioni dei fusti depressioni peripilari etc. La videodermoscopia insieme all’esame obiettivo permette di diagnosticare anche forme molto precoci o iniziali di alopecia androgenetica permettendo quindi di intervenire tempestivamente con la terapia adeguata. Questa tecnica è molto ben accettata dai pazienti, in quanto non invasiva e non dolorosa.
  • Tricoanalisi in luce polarizzata: l’esame non si esegue di routine ,  ma solo in casi particolari e consiste nel prelievo con una pinza di un certo numero di capelli , che vengono poi “montati” su un vetrino ed osservati con un microscopio in luce polarizzata.

 

III. Diagnosi e terapia: eseguita la visita e gli accertamenti necessari viene emessa una diagnosi e prescritta una terapia. In alcuni casi vengono prescritti accertamenti esami del sangue per indagare eventuali concause alla base del problema di capelli. La visita si conclude con l’individuazione di una data per il successivo controllo.

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